No all’attenuante per aver svolto un ruolo trascurabile nella bancarotta per l’amministratore unico della società. La qualifica infatti rende il suo contributo «essenziale e indefettibile alla realizzazione delle condotte criminose», «non potendo prescindersi dalla sua persona» per porre in essere, come nel caso specifico, «distrazioni, sottrazioni e bancarotta documentale». Lo ha stabilito la Corte d’Appello di Taranto, con la sentenza n. 538 18 settembre 2017
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